La teoria della coda lunga è un concetto sviluppato dal giornalista Chris Anderson nell’ottobre del 2004 e pubblicata sulla rivista Wired Magazine. La teoria The Long Tail sovverte le comuni logiche della domanda e dell’offerta, in base alle quali al crescere della domanda l’offerta diminuisce e viceversa. Nella teoria della coda lunga, al crescere della domanda aumenta anche l’offerta. La curva che viene a crearsi sugli assi cartesiani è un’iperbole che tende all’infinito verso destra, la coda lunga è visivamente rappresentata da questa estremità. A livello materiale significa che a generare profitto non sono solo i prodotti maggiormente richiesti dagli acquirenti, ma esso è costituito dalla somma dei prodotti di nicchia richiesti dalla totalità degli acquirenti: in questo modo si sceglie di soddisfare la diversità delle richieste e non di puntare sui prodotti best-sellers.
Coda lunga e motori di ricerca
Uno sviluppo interessante della coda lunga riguarda il web e l’ottica SEO. Il SEO è l’ottimizzazione dei motori di ricerca, uno studio approfondito e un’analisi dei trend che valuta quali siano le parole maggiormente ricercate in un ambito specifico ed è fondamentale nella realizzazione di un sito web. Utilizzando la tecnica della coda lunga vengono scelte un numero di parole maggiore a basso volume di ricerca (più specialistiche) in modo da attirare un un alto quantitativo di utenti, ma con interessi diversificati. Un vantaggio di questa strategia è che la concorrenza risulta essere inferiore nell’utilizzo di parole chiave specifiche rispetto a termini di ricerca più generici. Inoltre, un cliente che trova quello che ha specificatamente cercato ha maggiore probabilità di conversione.
Progetti web sviluppati sulla coda lunga
Wikipedia
Un esempio eclatante nello sviluppo della coda lunga è, in primis, Wikipedia, che contiene più di sei milioni di voci. L’insieme delle voci a basso volume di ricerca producono più traffico delle poche voci ad alto volume.
Amazon
Un altro esempio, questa volta a carattere commerciale, è il sito di e-commerce più popolare al mondo: Amazon. Il creatore del sito, Jeff Bezos ebbe l’intuizione fondamentale per fare in modo che Amazon si distinguesse da ogni altro sito di e-commerce di libri, ovvero creare una varietà di prodotti elevatissima (circa sei milioni di titoli) in modo da soddisfare le richieste di una grande di clientela. Ad oggi Amazon presenta 36 categorie generali con molteplici sotto-categorie in cui sono presenti tantissimi brand. Una scelta intelligente dal momento che non deve sopportare i costi che potrebbe avere un megastore, essendo un marketplace virtuale.
Nella realizzazione di una strategia di web marketing per un’azienda ai primi passi è sempre consigliata una consulenza web da parte di un’agenzia di comunicazione che possa valutare la strategia opportuna da seguire per il caso specifico, in modo da avere la massima visibilità sul web ed ottenere risultati concreti.
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